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Vedere Milano in 36 ore?

I consigli del New York Times

Vedere Milano in 36 ore?

Una Milano tutta da scoprire

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Vedere Milano in 36 ore?

I consigli del New York Times

Dalla Fondazione Prada alla Balera dell’Ortica, senza dimenticare una serata a Spazio Base: il quotidiano americano pubblica un itinerario di viaggio nel capoluogo lombardo tra musei, atelier di moda, locali dove fare l’aperitivo, spazi dove ascoltare musica all’aperto.

Venerdì, ore 16: si inizia con l’arte

Il New York Times celebra Milano: la sezione viaggi del quotidiano Usa ha pubblicato un lungo reportage online nel quale consiglia «cosa vedere e cosa fare in 36 ore in città», definendo il capoluogo lombardo «la capitale italiana della moda e del design, che sta allargando i suoi orizzonti grazie a nuovi progetti culturali aperti nelle ex zone industriali». Arrivando — per esempio  — il venerdì pomeriggio alle 16, il tour potrebbe partire dalla Fondazione Prada, un’istituzione dedicata all’arte contemporanea e alla cultura.

Nel 2018 la struttura è stata completata dall’apertura di una torre di 60 metri, in cemento bianco, di 9 piani.

Un consiglio? Qui non dovete perdervi i tulipani di Jeff Koons, le opere di Damien Hirst e un passaggio alla caffetteria, Bar Luce con decorazioni disegnate dal regista Wes Anderson e (anche) un flipper.

Venerdì 18.30, aperitivo

L’aperitivo è il momento di stimolare (ma non saziare) l’appetito prima di cena.

Per sperimentare qualcosa di non convenzionale, «andate al Birrificio Italiano Milano, il primo bar di un acclamato micro-birrificio, che ha aperto nel 2017», si legge sul Nyt. Assaporate «la Flos Alba, una birra di grano acida invecchiata in barrique, abbinata a tapas, come la brioche con ripieno di mortadella».

In alternativa, «unitevi alla turbolenta folla locale del locale Lacerba».

Apericena milanese sui Navigli, super consigliato “La Movida”in via Ascanio Sforza

Venerdì ore 22, serata culturale

La serata termina in zona Tortona, ex zona industriale nella quale le fabbriche abbandonate sono state trasformate dalla creatività dei milanesi.

Un suggerimento? «Andate allo spazio Base, un complesso culturale polifunzionale che ha aperto nel 2016 con gallerie d’arte, uffici di co-working, spazi per spettacoli e eventi artistici, musicali e cinematografici».

Non mancano musica dal vivo, jam session e dj-set.

 

Vedere Milano in 36 ore?

I consigli del New York Times

Una Milano tutta da scoprire

 

Sabato mattina, alle 10 al Museo

Milano non ha certo carenza di musei eccellenti, dalla Pinacoteca di Brera al Triennale Design Museum, e le offerte culturali continuano a crescere.

Il Museo delle Culture, o Mudec, ha aperto nel 2015 in un altro complesso industriale di Zona Tortona, che è stato ridisegnato dall’architetto britannico David Chipperfield.

Sabato, alle 13 è l’ora del pranzo

A pranzo di può mangiare qualcosa presso l’innovativo Bistrot «28 Posti».

La cucina è l’anima del progetto, come si ricorda sul sito della struttura, a cui gli ospiti possono accedere tramite un passaggio obbligatorio all’ingresso e una feritoia in sala che svela la preparazione dei piatti.

I lavori sono stati eseguiti dai detenuti dell’Istituto di Bollate, che hanno potuto beneficiare dell’articolo 21 prendendo parte al cantiere.

Sabato, ore 15: un giro «storico»

Il tour del centro storico «dovrebbe iniziare dal Duomo, ma non fermarsi lì e comprendere (ad esempio) una passeggiata per le Cinque Vie», dove perdersi tra stretti vicoli che «danno la sensazione di essere più fiorentini che milanesi».

Sabato, ore 17.30: Design

Se cercate uno spazio di design alternativo, «rimarrete colpiti dallo showroom di Nilufar Depot», nato a Milano nel 2015.

Sabato, ore 20: cena danzante alla Balera dell’Ortica

Una serata non convenzionale? Alla Balera dell’Ortica, dove trovare «un’atmosfera conviviale che ricorda quella delle tipiche sagre italiane, lunghi tavoli in comune e complessi che suonano “Volare”, mentre hipster e pensionati si affrontano alle bocce».

Sabato ore 23.30, Navigli

Non può mancare in questo tour di 36 ore un passaggio sui Navigli, tra bar affollati e caffè che costeggiano i canali storici del quartiere.

Poco fuori dal trambusto, «troverete Iter (qui la pagina Facebook), un cocktail bar che si reinventa ogni sei mesi con decorazioni e bevande ispirate ai viaggi del mondo dello staff.

La destinazione più recente era Panama — notate i cappelli sul muro — quindi assaggiate un cocktail fresco e fruttato come il Sipu (gin, mais viola, ananas e lime)».

Vedere Milano in 36 ore?

I consigli del New York Times

Una Milano tutta da scoprire

Domenica, ore 10: colazione per iniziare bene la giornata

Preparatevi per affrontare la giornata all’Orsonero Coffee, una caffetteria inaugurata nel 2016 che serve cappuccini vellutati e propone metodi di estrazione alternativi.

Il locale nasce da un’idea del barista e intenditore di caffè speciali Brent Jopson, canadese di Vancouver, affiancato dalla moglie Giulia Gasperini.

Quindi proseguite per «La Vigna di Leonardo», un nuovo museo di fronte a Santa Maria delle Grazie (dove si trova la più celebre «Ultima cena»), aperto nel 2015 a Casa Atellani.

Lì «conoscere anche l’interesse di Leonardo per la viticoltura», ma anche «le sue passioni e le tracce lasciate a Milano», città legata all’artista.

Domenica, ore 13: East Market (non solo per il vintage)

Chiudete il tour di Milano all’East Market, dove centinaia di collezionisti, designer, artisti e artigiani si riuniscono regolarmente in una ex fabbrica con i loro prodotti:

«Troverete vinili, videogiochi, vestiti vintage, oggetti d’antiquariato italiani e Lego rari».

 

 

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